IL COMITATO DI LETTURA E IL GRAN RIFIUTO

Ci sono diverse motivazioni che possono portare il comitato di lettura (o, in seconda battuta, il direttore editoriale) a stoppare i vostri sogni di gloria e quelli del vostro libro sul nascere, vediamone alcuni:
- Il vostro libro non è abbastanza bello.
- Il vostro libro non è in sintonia con la linea editoriale dell’editore.
- Il vostro libro è buono, ma non commercialmente valido (e non mi riferisco unicamente alle raccolte di racconti o alla poesia).
- Il vostro libro necessita di operazioni che l’editore non può fornire se non uscendo da prezzi concorrenziali (es: se il vostro manuale ha bisogno di avere un DVD in allegato e l’editore opera con tirature di 150 copie, il vostro libro dovrebbe avere un prezzo di copertina esorbitante e nessuno lo acquisterebbe).
- Il vostro libro non è stato capito dal lettore o non incontra i suoi gusti personali.

Sull'ultimo punto c’è da dire che un libro può piacere al comitato di lettura, ma non riscontrare la stessa approvazione da parte del direttore editoriale o del direttore commerciale.
Aggiungo anche che è difficile aggiudicarsi le simpatie del lettore (l’unica via è scrivere un buonissimo libro) e che di sicuro è più facile accaparrarsi le sue antipatie. Ovvio, l’omino del comitato di lettura cercherà di essere il più obiettivo possibile nel valutare il testo che ha tra le mani e tenterà di non dare un parere soggettivo… però è un terrestre pure lui e, come tale, ha delle debolezze, potrebbe anche aver passato una pessima giornata, insomma, state attenti a non indispettirlo!
Si può sorvolare su un errore di battitura, ma se nel corso dell’intero romanzo il vostro protagonista risponde affermativamente alle domande degli altri personaggi con un Si (e non con il corretto) il lettore penserà che non conoscete la grammatica e che neanche avete voglia di impararla. Se nella lettera di presentazione vi scusate per gli errori di battitura che ci sono nel testo, asserendo che siete troppo occupati per rileggere l’elaborato (Gesù, è successo davvero!), il lettore cestinerà immediatamente il manoscritto (e ancora dico… Gesù, è successo davvero!). Se nell’atto di presentare il testo vi autocelebrerete come grandi autori, giudicando voi stessi l’opera come un capolavoro, il lettore penserà che siete ridicoli, anzi gli darete il voltastomaco… e lui vi odierà per questo. Se la vostra punteggiatura è da mal di testa, il lettore cercherà di farsi passare l’emicrania scartando il vostro manoscritto e passando al successivo.
Se l’invio è in cartaceo cercate di mantenere pulito il testo: non è raro trovare tra le pagine capelli, briciole, ciglia e “piccole perle nasali” e… fa schifo.
Cercate di essere il più possibile professionali!

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