L'ambientazione.

Non possiamo pretendere che il lettore ci creda se neanche noi prendiamo davvero sul serio il nostro testo. Un autore per essere convincente deve immedesimarsi, calarsi nella storia. Se scriviamo un racconto western dobbiamo immaginare i cavalli, i saloon, le colt… occorre che tutto questo sia ben chiaro nella nostra mente, dobbiamo ‘poter toccare’ questi oggetti grazie alla conoscenza e alla fantasia: solo in questo modo potremo essere in grado di trasportare il lettore nell’universo fantastico che abbiamo costruito appositamente per lui.
Creare un universo fantastico significa (non fraintendetemi!) fare un atto di magia, un incantesimo che trasporti il lettore dentro le pagine del nostro libro. La magia si crea scegliendo accuratamente i dettagli da inserire nello scritto. Per contro, il modo più rapido e doloroso di spezzare l’incantesimo è quello di non essere accurati (e dimostrare così la nostra superficialità): come reagireste se nel libro che state leggendo comparirà il Colosseo… a Parigi?! Male, vero?
Occorre documentarsi bene: se scrivete un libro ambientato nella Firenze del 1300… non fate mangiare purea di patate ai nostri personaggi, visto che le patate hanno fatto la loro comparsa in Europa solo dopo la scoperta dell’America; non fate mandare una mail al vostro eroe, se costui vive nella New Orleans degli anni ’30 (non c’era internet all’epoca); Se il vostro personaggio è un cortigiano urbinate del 1200 non indosserà i jeans (non erano ancora stati inventati)… e così via.

L’ambientazione influisce anche sui personaggi: ad esempio una ragazza degli anni ’70 potrà detestare i pantaloni ‘a zampa’, ma di sicuro saprà che cosa sono; allo stesso modo un parigino vissuto all’epoca della rivoluzione francese potrà condividere o meno la pena di morte, ma di sicuro saprà cos’è la ghigliottina.

Come possiamo creare un’ambientazione decente e credibile? Risposta: grazie al nostro sapere. Come facciamo a non commettere gaffe in merito all’ambientazione? Abbiamo due modi:
1- Scrivere una storia ambientata in un posto che conosciamo bene (o in un posto inventato comunque simile ad un posto che conosciamo bene), limitandoci ad osservare attentamente ciò che ci circonda e riportarlo poi su carta.
2- Se scriviamo un romanzo ambientato in un luogo e/o in un’epoca che non conosciamo ottimamente occorrerà fare una ricerca. Per fare questa ricerca possiamo andare su internet, in biblioteca o in libreria.

Attenzione: la paura di commettere errori inerenti al tempo o allo spazio non ci deve indurre ad essere grossolani nell’esposizione… non basta dire che il tale lord inglese del diciassettesimo secolo portava una giacca rossa… il lettore vuole sapere di più su quella giacca… non siate pigri, documentatevi!

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