L'ispirazione.

Uno dei maggiori e più frequenti ‘drammi’ che attanagliano il giovane scrittore è la cosiddetta ‘sindrome da pagina bianca’: le parole non escono, preferiscono restarsene nascoste in qualche anfratto sperduto del cervello. Vi è mai capitato? Vi siete mai seduti al tavolo aspettando invano un’idea per le vostre storie? Se no, non preoccupatevi. Se sì non preoccupatevi lo stesso: è normale e succede… Questo ‘blocco’ non significa infatti che non abbiate talento, è più facile derivi da altre cause. Come dice Dorothea Brande in Diventare Scrittori, le cause che di solito portano alla sindrome da pagina bianca sono: l’eccesso di scrupoli dovuto all’umiltà, l’imbarazzo, e soprattutto le concezioni errate sullo scrivere. Non sedetevi ad aspettare il lampo di genio, perché questo non arriverà mai (o quasi mai), non in questo modo almeno. Non forzate l’ispirazione. Se mai qualcuno vi avesse detto “Solo il lampo di genio (dell’ispirazione) può essere prova di vocazione letteraria” … Be', allora questo qualcuno mandatelo al diavolo. Ricordatevelo sempre: una storia nasce e viene costruita grazie ad un continuo lavorio mentale. E’ lavoro cerebrale, non è magia! Sapete come m’è venuto il primo lampo d’ispirazione? (Lampo d’ispirazione… mi vien da ridere!) Ero al parco col cane e vidi un ragazzino di circa 13 anni. Aveva una bici nuova e stava pavoneggiandosi con gli amichetti… mi avvicinai quel tanto da sentire cosa diceva… Un mucchio di balle. Mi feci delle domande, lavorai mentalmente sulla situazione e il giorno dopo scrissi il racconto Manuel Il Bugiardo. Se fossi rimasto ad aspettare l’idea seduto al PC probabilmente non avrei mai incontrato quel ragazzetto sbruffoncello… per cui non avrei neppure scritto quel raccontino. L’ispirazione non è altro che osservare, porsi delle domande e fantasticare.Riguardo gli umili e gli imbarazzati: non sentitevi stupidi perché scrivete, lo sareste di più se non assecondaste i vostri sogni e le vostre passioni. Probabilmente ora come ora non siete i migliori, ma nessuno è nato ‘imparato’, nessuno è nato ‘il migliore’.
Dateci dentro!
 

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